A distanza di due anni dalla prima intervista sulla sostenibilità nei trasporti e nella logistica, abbiamo rivolto le stesse domande all’azienda Barilla per monitorare i cambiamenti e le tendenze di un processo in continua evoluzione.

Cosa sta facendo la sua azienda per un trasporto ed una logistica sostenibile?

Barilla è impegnata da molti anni nella riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività, e in questo rientrano anche le attività logistiche e di trasporto.

Le efficienze richieste sulle nostre categorie merceologiche ci hanno da sempre indotto a portare ai massimi valori la saturazione dei mezzi e a ridurre al minimo gli spostamenti intra-network. Ad oggi possiamo affermare che la saturazione media dei nostri viaggi è superiore al 96% e che l’80% delle nostre merci parte  dal luogo di produzione e arriva direttamente al cliente destinatario.

Dal 2020 abbiamo intensificato le consegne svolte tramite soluzioni multimodali, che oggi sono attive sia in ambito internazionale che domestico, risultando globalmente in oltre 10.000 viaggi/anno.

Dal 2018 abbiamo iniziato a promuovere, con i nostri vettori partner, l’adozione di tecnologie eco-sostenibili, quali l’impiego di mezzi LNG, che ora possiamo dire essere in massima parte alimentati da bio-LNG. Queste soluzioni sono particolarmente utilizzate su flussi diretti in Sicilia e in Triveneto.

Da quest’anno diversi nostri vettori hanno iniziato ad utilizzare biodiesel HVO, con cui contiamo di realizzare oltre 5.000 viaggi nel corso del 2024.

Cosa chiede ai suoi partner per un trasporto ed una logistica sostenibile?

Richiediamo in primis una consapevole attenzione all’argomento. Non siamo interessati a iniziative di tipo simbolico, ma alla disponibilità a svolgere passi graduali che possano avere effetti concreti.

In questo senso, promuoviamo un dialogo aperto e trasparente, in cui confrontare le reciproche idee e individuare le corrette iniziative.

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